lunedì 20 dicembre 2010

Parcheggiare a Cascina Gobba...

... e non avere contanti piccoli (meno di 20 euro) significa doversi arrangiare. Infatti il personale presente è come morto: non parla, si limita ad indicare a gesti le macchinette oppure il bar dove cambiare i soldi. Ma al bar non accettano la tua banconota perché stropicciata, e quindi inabile al test di falsità. Per fortuna c'è la giornalaia (nordafricana) che mi cambia la 20 senza troppe storie... mi resta la curiosità di sbirciare nel mansionario degli omini ATM.

mercoledì 15 dicembre 2010

Buon Natale da Penitalia

Ricevevo da Christian qualche settimana fa:
"Che pena queste ferrovie...cercavo un biglietto per andare in Puglia a Natale...solitamente vi sono parecchi treni diretti a Bari..tra Freccia Rossa passante da Roma con cambio, molto scomodo, agli Eurostar (non economici, a volte conviene l'aereo) a IC...sempre più rari e notturni...ma sorpresa! Durante il periodo natalizio per andare da Bari a Milano c'è solo Freccia Rossa alla modica cifra di 138 euro solo andata.
Cancellare tutte le soluzioni per lasciare quelle più costose...qui è da denuncia...
bah..poveri noi...io piglio l'aereo..."

Ora però sono stati aggiunti degli IC, quindi presumo non fosse davvero legale, oppure che qualcuno abbia protestato vibratamente... la lobby dei Pugliesi a Milano?

Senza Parole3

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_10/nel-metro-l-aria-dieci-volte-piu-inquinata-18145864512.shtml

Meno sei

Oggi ci sono 6 gradi sottozero e mezzo treno è senza riscaldamento. Nell'altro mezzo va così così (diciamo che ci saranno 15 gradi). Va anche detto che l'assenza di riscaldamento è una costante nel mezzo pubblico Italiano: anche sulla prodigiosa autolinea Treviglio-Bergamo il calore proviene solo dai corpi, per cui c'è solo da sperare che il bus sia affollato. Per una volta i mezzi si adeguano in anticipo al cambiamento: quando il climate change renderà l'Italia un paese dal clima tropicale, loro saranno già pronti. Intanto, geliamoci i piedi.

Train Stories

La ragazza seduta vicino a me, molto carina, ha avuto oggi la seguente disavventura, credo al Polimi.
Si è recata a Milano per una lezione, come quelle che -mi dicono- si tengono in Università. Solo che il professore non c'era; al suo posto si è presentata, con 25 minuti di ritardo su 1 ora di lezione, una tizia sconosciuta e incompetente, che ha spiegato un argomento che apparentemente non c'entrava nulla e di cui, comunque, non si capiva nulla. "Ho cercato il più possibile di seguire" spiega la tizia al suo cellulare "giusto per non aver buttato via la giornata, ma è stato impossibile". E poi gli studenti fanno le manifestazioni contro la Gelmini...

Penitalia is back!

Era da un po' che mi pareva che il servizio si fosse normalizzato su un livello accettabile, ma oggi finalmente la vecchia Penitalia si è rifatta viva!
Stamattina, il treno fatiscente su cui sono salita (quello delle 8.41, una garanzia di qualità bassa) presentava un'interessante alternativa termica tra morire di freddo e morire (letteralmente) di caldo. Nel primo caso, facile: il riscaldamento non funziona. Nel secondo caso invece il pericolo è più subdolo perché il calore che esce dalla bocchetta è talmente elevato da ustionarmi il braccio e il giaccone che ho messo a mo' di riparo (e che ho prontamente spostato quando ho sentito un certo qual odorino di tessuto in via di combustione).
Ora, al ritorno, dopo esser dovuta andare a caccia di una macchinetta funzionante per timbrare il biglietto, visto che le due all'ingresso erano entrambe fuori servizio, e visto che quelle misteriose blu non servono per i biglietti normali (?), e dopo aver atteso sul binario un treno in ritardo di 10 minuti senza annunci in proposito, sono seduta in un vagone modello morire di freddo, giusto per sperimentare entrambe le possibilità. Desidero fortissimamente possedere un paio di Hugg Boots, invece indosso un paio di scarpe all'inglese con suola di cuoio e pertanto ho due blocchi di ghiaccio al posto dei piedi. Un curioso cartello invita i viaggiatori ad utilizzare gli altri vagoni: peccato che il treno sia sovraffollato, e che quindi altro vagone significa stare in piedi...